Banca IFIS S.p.A.:redditività, coefficienti patrimoniali, qualità del credito ancora in miglioramento. Il Gruppo Interbanca raggiunge il break-even


Highlights- Risultati primo semestre 2017 
 
DATI RICLASSIFICATI1  
Primo semestre 2017
1 gennaio-30 giugno 
 
 - Margine di intermediazione a 250,0 milioni di euro (+65,7%); 
 - Risultato netto della gestione finanziaria 268,5 milioni di euro (+98,7%);  
 - Costi operativi a 122,6 milioni di euro (+59,7%);
 - Utile netto di periodo a 103,7 milioni di euro (+165,0%); 
 - Costo del rischio crediti alle imprese positivo per 14 bps;
 - Rapporto sofferenze nette /impieghi verso le imprese (esclusa Area NPL) all'1,4% (+0,2%);
 - Coverage ratio delle sofferenze lorde verso le imprese al 90,7% (-1,3%); 
 - Totale risorse del Gruppo: 1.404 persone (1.323 al 31 dicembre 2016); 
 - Common Equity Tier 1 (CET1): 16,4% (15,7% al 31 dicembre 2016) ;
 - Total Own Funds Capital Ratio: 16,4% (15,7% al 31 dicembre 2016)2
 
Highlights - Risultati secondo trimestre 2017
 
DATI RICLASSIFICATI3 
Secondo trimestre 2017
1 aprile - 30 giugno
 
- Margine di intermediazione a 147,8 milioni di euro (+98,8%); 
- Risultato netto della gestione finanziaria 166,4 milioni di euro (+149,0%);
- Costi operativi a 66,2 milioni di euro (+61,6%) 
- Utile netto di periodo a 71,0 milioni di euro (+315,6%); 
 
Mestre (Venezia), 8 agosto 2017 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha approvato i risultati finanziari relativi al primo semestre 2017. 
 "I risultati approvati oggi sono in linea con gli impegni presi verso i nostri azionisti sia al momento dell'acquisizione del Gruppo Interbanca, sia all'annuncio del piano strategico 2017-2019" è il commento di Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS. "Su tutto, desidero sottolineare la coerenza delle performance con il modello di business che Banca IFIS ha adottato. Riportiamo risultati che confermano l'ottimo lavoro di integrazione e di sviluppo dei business.  Focus sui comparti core della banca e sugli strumenti tecnologici a sostegno della relazione con i nostri clienti e dello sviluppo sul mercato. Abbiamo corso molto in questi mesi ma la strada è ancora lunga e il potenziale per la Banca è ampio, le opportunità di sviluppo enormi. Abbiamo il dovere di continuare a creare valore, forti di una storia che dal 2002 non ha mai visto la Banca generare un ritorno sul capitale inferiore al 10%: questa è la forza e la responsabilità che ci accompagna tutti i giorni nel prendere le decisioni"
 
Principali dinamiche (dati riclassificati4)
 
Margine di intermediazione  pari a 250,0 milioni di euro, +65,7% rispetto al primo semestre 2016 (150,9 milioni di euro al 30 giugno 2016). La performance positiva registrata in tutti i segmenti core della Banca  è stata influenzata anche da una serie di fattori quali il processo di consolidamento dell'ex Gruppo  Interbanca, in particolare Corporate Banking e Leasing, l'utile da cessione di crediti NPL, nonché l'effetto positivo dello smontamento temporale del differenziale fra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile dei crediti iscritti nel bilancio di Interbanca e delle società di leasing originato principalmente dalle posizioni allocate al Workout&Recovery e Structured Finance, i cui dettagli per settore sono descritti di seguito. Il margine di intermediazione al 30 giugno 2017 risente anche dei costi legati all'ottenimento del funding relativi all'operazione di acquisizione che hanno riguardato i maggiori volumi di raccolta rendimax e le operazioni di cartolarizzazioni effettuate a fine 2016. 
 
Le rettifiche di valore nette ammontano ad un valore positivo di 18,5 milioni di euro verso 15,8 milioni di euro negativi nel semestre 2016. Le rettifiche relative al solo settore dei Crediti Commerciali ammontano a 11,7 milioni di euro rispetto a 11,6 milioni al 30 giugno 2016 (+0,7%). Questo risultato conferma la buona capacità di erogazione dell'Istituto in un quadro di attenzione all'assunzione consapevole del rischio di credito. Le rettifiche relative al settore Leasing sono pari a 1,1 milione di euro, quelle relative al settore Crediti Fiscali a 0,1 milioni di euro mentre si rilevano riprese di valore nel Corporate Banking per 31,8 milioni. Con particolare riferimento alle rettifiche dei crediti NPL si segnala che i 14,8 milioni sono stati riclassificati fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di fornire una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vedono le stesse parte integrante del rendimento.
 
Costi operativi pari a 122,6 milioni di euro (76,8 milioni al 30 giugno 2016, +59,7%). Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) ammonta al 49,0 % rispetto al 50,9% dello stesso periodo dell'anno precedente. Le spese per il personale sono pari a 49,5 milioni di euro (27,6 milioni a giugno 2016, +79,3%). L'incremento delle spese del personale è riferito per 16,6 milioni di euro all'ex Gruppo Interbanca. In totale il numero dei dipendenti del Gruppo a fine giugno 2017 è di 1404 risorse. Le spese amministrative, pari a 69,9 milioni di euro contro i 46,5 milioni di euro al corrispondente periodo 2016 registrano un incremento del 50,3%. La voce include per 14,7 milioni di euro costi relativi alle nuove controllate. 
 
L'utile netto di periodo del Gruppo al 30 giugno 2017 si attesta a 103,7 milioni di euro rispetto ai 39,1 milioni del 30 giugno 2016, con un incremento del 165,0%. 
 
Ai fini di una corretta lettura dei risultati di periodo e dei dati comparativi si segnala che, a seguito dei mutamenti dei tassi di interesse nel mercato e dei tassi di raccolta dell'istituto, si è resa necessaria nel 2017 la revisione della metodologia di calcolo dei tassi interni di trasferimento fondi e il conseguente aggiornamento degli stessi. Per agevolare la comparazione dei due periodi di riferimento si espongono per tutti i settori i relativi risultati 2016 secondo le nuove logiche di funding 2017.
 
Con riguardo al contributo dei singoli settori5  alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 30 giugno 2017, si riportano di seguito le principali dinamiche: 
 
 - Crediti verso le imprese (voce che comprende i settori crediti commerciali, il leasing ed il corporate banking): totalizza un margine di intermediazione complessivo pari a 164,3 milioni di euro. Il totale dei crediti verso le imprese è pari a 5.245,9 rispetto a 5.233,8 milioni al 31 dicembre 2016 (+0,2). La dinamica è originata prevalentemente da una leggera diminuzione nel settore dei crediti commerciali (-4,0%) mentre risulta in incremento il settore del corporate banking (+7,4%) e del leasing (+5,5%). In particolare la distribuzione delle esposizioni creditizie verso la clientela imprese mostra una quota del 15,8 % verso il settore pubblico e dell'84,2% verso il settore privato. 
Nel dettaglio, i Crediti Commerciali realizzano un margine di intermediazione pari a 70,1 milioni di euro (68,0 milioni di euro nel primo semestre 2016, +3,2%); il turnover del settore sale a 5,6 miliardi di euro (+12,5% rispetto al 30 giugno 2016), con un numero di imprese clienti pari a 5.136 (+5,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). L'impiego puntuale del settore crediti commerciali si attesta a 2.970,3 milioni di euro (-4,0% rispetto a dicembre 2016). Il Corporate Banking realizza un margine di intermediazione pari a 65,1 milioni di euro. Tale importo include per 53,7 milioni di euro l'effetto positivo dello smontamento temporale del differenziale fra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile dei crediti iscritti nel bilancio della controllata Interbanca, originato principalmente dalle posizioni allocate al Workout & Recovery e Structured Finance. Il valore nominale dei crediti gestiti nel settore è pari a 1.711,8 milioni di euro (-1,6%). Il margine di intermediazione del Leasing risulta pari a 29,0 milioni di euro grazie al positivo sviluppo sostenuto dalla crescita del numero di clienti e degli impieghi con effetto positivo sulle crescenti quote di mercato, nonché per l'effetto positivo derivante dallo smontamento temporale del differenziale fra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile dei crediti iscritti nel bilancio della controllata, pari a 4,1 milioni di euro. Il valore nominale dei crediti gestiti nel settore è pari a 1.336,1 milioni di euro.
- Area NPL1: realizza un margine di intermediazione pari a 79,0 milioni di euro rispetto ai 58,4 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente (+35,2%). Nel risultato sono inclusi gli utili derivanti dalla cessione di un portafoglio per 17,6 milioni di euro (5,7 milioni di euro al 30 giugno 2016). L'Area NPL ha acquistato nei primi sei mesi del 2017 portafogli di crediti per 2,3 miliardi di euro di valore nominale equivalenti, raggiungendo n. 1.447.090 posizioni, per un valore nominale pari a 11,0 miliardi di euro.
-Crediti Fiscali realizza un margine di intermediazione pari a 8,8 milioni di euro, in aumento del 14,2% rispetto ai 7,7 milioni al 30 giugno 2016. 
Governance&Servizi registra un margine di intermediazione negativo di 2 milioni di euro. Il risultato è da imputare principalmente al minor apporto complessivo del portafoglio titoli di Stato, che nel primo semestre 2016 contribuiva con interessi attivi per 7,5 milioni, nonché ai significativi costi legati al funding addizionale che Banca IFIS ha sostenuto e sostiene nel 2017 in relazione alla conclusione dell'operazione di acquisizione dell'ex Gruppo Interbanca. 
 
Di seguito la composizione delle attività deteriorate nette dei crediti verso imprese:
- le sofferenze nette ammontano a 71,6 milioni, rispetto ai 65,1 milioni di euro di fine esercizio 2016 (+10%); il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti si attesta al 1,4%, in aumento rispetto all' 1,3% di dicembre 2016. Il coverage ratio si attesta al 90,7% (92% al 31 dicembre 2016);
- la categoria delle inadempienze probabili nette presenta un saldo di 226,4 milioni rispetto ai 207,3 milioni di fine 2016 (+9,2%); il coverage ratio si attesta al 43,5% rispetto al 45,9% di fine 2016.
- le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 173,5 milioni contro i 137,4 milioni a dicembre 2016 (+26,2%). L'incremento dello scaduto è da attribuirsi in parte ad un fisiologico incremento dello scaduto verso PA e in parte all'ingresso di nuove posizioni scadute private concentrate su singoli nominativi storici finora mai entrati nella categoria. Il coverage ratio delle esposizioni scadute deteriorate nette si attesta al 10,4% (19,4% al 31 dicembre 2016). 
 
Complessivamente, i crediti deteriorati lordi verso le imprese (esclusi come sempre dal totale i crediti deteriorati dell'Area NPL e del settore Crediti Fiscali) sono pari a 1.367,3 milioni di euro a fronte di rettifiche di valore pari a 895,7 milioni, con un coverage ratio del 65,5%.
 
Il patrimonio netto consolidato a fine periodo si attesta a 1.283,3 milioni di euro rispetto ai 1.218,8 milioni del 31 dicembre 2016.
 
Il CET1 e il Total Own Fund Ratio consolidati del solo Gruppo Banca IFIS, senza considerare gli effetti del consolidamento della controllante La Scogliera2  al 30 giugno 2017 si attestano entrambi al 16,38% rispetto al 15,71% di fine 2016. 
 
Per maggiori dettagli si rimanda al Resoconto Intermedio di gestione consolidato al 30 giugno 2017 a disposizione nella sezione "Investitori Istituzionali" del sito internet ufficiale www.bancaifis.it  
 
Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
 
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
 
1 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti all'Area NPL, pari a 14,8 milioni al 30 giugno 2017 e a 16,5 milioni al 30 giugno 2016, sono state riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business, che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
2 Il totale fondi propri indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo Banca IFIS, che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini prudenziali nella controllante La Scogliera S.p.A. I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 30 giugno 2017 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. L'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della holding del Gruppo bancario non consolidata nel patrimonio netto contabile. Il CET1 al 30 giugno 2017 comprendente La Scogliera S.p.A. è pari al 14,8% rispetto al 14,7% del 31 dicembre 2016, mentre il Total Own Fund Ratio si attesta al 15,6% rispetto al 15,3% del 31 dicembre 2016.  
3 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti all'Area NPL, pari a 6,5 milioni nel secondo trimestre 2017 e a 13,7 milioni nel secondo trimestre 2016, sono state riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business, che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
4 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti all'Area NPL, pari a 14,8 milioni al 30 giugno 2017 e a 16,5 milioni al 30 giugno 2016, sono state riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business, che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
5 Al fine di agevolare la comparazione dei risultati economici dei due periodi di riferimento il costo della raccolta incluso nel margine di interesse 2016 è stato ricalcolato secondo le nuove logiche di funding 2017.

 

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Comunicato stampa_Primi sei mesi 2017