Banca IFIS, il Cda approva i risultati preliminari 2018


 Gruppo Banca IFIS

Il CDA approva i risultati preliminari 2018
Utile netto 4° trimestre a 57,8 milioni di euro
Utile netto dell’anno a 146,8 milioni di euro

      

Mestre (Venezia), 11 febbraio 2019 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha approvato i risultati preliminari relativi all’esercizio 2018.

Il 7 marzo 2019 verrà approvato il progetto di bilancio 2018.

«Nel 2018 Banca IFIS ha continuato a crescere in tutti i segmenti di business grazie all’eccellente lavoro di tutto il team, raggiungendo un utile netto di 147 milioni, nonostante gli accantonamenti su alcune posizioni significative che hanno coinvolto tutto il sistema, senza le quali il risultato sarebbe stato materialmente superiore» commenta Giovanni Bossi, amministratore delegato di Banca IFIS. «Sul fronte Imprese stiamo consolidando la quota di mercato grazie alla nostra capacità di offrire soluzioni adeguate e tempestive. Nell’ultimo trimestre 2018 abbiamo riscontrato una forte domanda di credito da parte delle Piccole e Medie Imprese, registrando una crescita sul precedente periodo del 13% nei volumi del factoring e del 20% nelle nuove erogazioni di leasing.
Nel segmento NPL abbiamo riavviato gli acquisti con grande dinamismo nella seconda metà dell’anno, dopo un primo semestre di rallentamento dovuto a prezzi che abbiamo reputato troppo elevati. Abbiamo così raggiunto i nostri obiettivi in volumi e prezzo, acquistando 3,6 miliardi di Non Performing Loans. Il valore nominale del portafoglio di proprietà NPL al 31 dicembre 2018 ammonta a 15,8 miliardi di euro; nel 2018, grazie al continuo efficientamento delle strutture di recupero, abbiamo incassato dalla sola attività di collection 181,3 milioni di euro (+41% rispetto ai 128 milioni del 2017).
Sul fronte funding la situazione resta molto buona: nel corso del 2018 abbiamo modulato tempestivamente la raccolta sulla base delle necessità. A metà gennaio 2019 abbiamo lanciato una nuova campagna rendimax conto deposito, con un posizionamento di eccellenza sul fronte tassi, per dare attuazione al piano di funding del 2019. I risultati ottenuti sono ottimi con una nuova raccolta netta di circa 140 milioni negli ultimi venti giorni».

«Per il 2019 ci aspettiamo un utile compreso tra 140 e160 milioni di euro nonostante il dimezzamento del contributo positivo del reversal dalla PPA (92 milioni di euro nel 2018) e un CET1 in lieve aumento in presenza di prospettive di continua crescita del business, malgrado il continuo appesantimento della regolamentazione bancaria. Nell’anno in corso la nostra strategia sarà orientata allo sviluppo della gamma di servizi e prodotti nonché dei volumi delle erogazioni verso le PMI, a conferma del nostro ruolo di partner nella crescita delle imprese e del nostro ruolo di supporto all’economia del Paese» continua Giovanni Bossi.
«Con l’acquisizione di FBS il Gruppo Banca IFIS diventa il quarto operatore nazionale per ammontare dei crediti lordi Non Performing gestiti e di proprietà. Oggi siamo una piattaforma congiunta di quasi 1.500 persone, tra dipendenti e professionisti/studi legali esterni: una vera e propria industria del credito deteriorato. Nei prossimi mesi affineremo la strategia di recupero con l’integrazione delle competenze di Banca IFIS e FBS, semplificando le modalità della gestione del credito deteriorato grazie all’implementazione digitale e all’innovazione dei processi» conclude l’ad di Banca IFIS.


Principali dinamiche

DATI RICLASSIFICATI 1 2

Il conto economico consolidato 2018 del Gruppo Banca IFIS chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di circa 146,8 milioni di euro. Di seguito le principali voci economiche.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione consolidato è pari a 576,5 milioni di euro, +9,7% rispetto all’esercizio 2017. Il settore NPL cresce del 48,5% rispetto al precedente esercizio per effetto sia delle buone performance registrate dalla gestione dei portafogli in essere sia per la valorizzazione di parte del portafoglio giudiziale precedentemente mantenuto al costo.               

In contrazione il margine del settore Imprese, -4,0% rispetto al precedente esercizio, dove ai risultati in crescita dell’area di business Crediti Commerciali (+15,6% rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017) si contrappone il fisiologico minore contributo del reversal PPA4 nell’area Corporate Banking rispetto al precedente esercizio, il cui impatto positivo era stato anche accentuato anche da alcune estinzioni anticipate.

Rettifiche di valore nette2

Ammontano a 100,1 milioni di euro (rispetto a rettifiche nette per 26,1 milioni al 31 dicembre 2017) e sono sostanzialmente riferite al settore Imprese. I maggiori accantonamenti al 31 dicembre 2018 del settore Imprese rispetto al precedente esercizio sono dovuti principalmente a posizioni a sofferenza e inadempienze probabili del comparto delle costruzioni per complessivi 60 milioni di euro, due delle quali sono riconducibili a storiche controparti (i rapporti sono iniziati circa 15 anni fa) attive nel settore delle infrastrutture che hanno coinvolto l’intero sistema bancario italiano. Le posizioni sono state classificate tempestivamente e sono state stimate rettifiche di valore che la Banca ritiene del tutto adeguate rispetto alle circostanze ad ora conosciute. Inoltre il dato dell’esercizio 2017 includeva riprese di valore a fronte del positivo completamento di operazioni di ristrutturazione. 

Costi operativi

Sono pari a 273,4 milioni di euro (250,6 milioni al 31 dicembre 2017, +9,1%). Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) si attesta al 47,4% rispetto al 47,7% al 31 dicembre 2017.   

Le spese per il personale, pari a 111,6 milioni di euro, crescono del 13,6% (98,3 milioni al 31 dicembre 2017). In totale il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2018 è di 1.638 in crescita del 11,4% rispetto al corrispondente numero al 31 dicembre 2017 (1.470 unità). Tale incremento include 85 risorse rinvenienti dall’inclusione nel perimetro di Gruppo delle controllate Cap.Ital.Fin. S.p.A. e Credifarma S.p.A.

Le altre spese amministrative, pari a 176,5 milioni di euro contro i 152,6 milioni di euro al 31 dicembre 2017, registrano un incremento del 15,7%. La voce include 25,1 milioni di euro di costi connessi a posizioni NPL precedentemente mantenute a costo e rilasciate a costo ammortizzato nel corso del 2018 in coerenza con l'applicazione del nuovo modello di determinazione dei flussi di cassa ante ODA.

Gli altri ricavi operativi netti, pari a 14,7 milioni di euro rispetto a 0,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017, aumentano per lo più per l’effetto combinato del recupero per 9 milioni di euro dell’imposta di bollo relativa alla raccolta retail, che dal 1 gennaio 2018 viene riaddebitata alla clientela, e per i proventi di 3,9 milioni di euro relativi al gain on bargain purchase5 derivante dall’acquisizione di Credifarma.

L’utile netto del Gruppo

Al 31 dicembre 2018 si attesta a 146,8 milioni di euro rispetto ai 180,8 milioni di euro di dicembre 2017, con un decremento del 18,8%.

L’utile per azione al 31 dicembre 2018 è pari a 2,75 euro. Il dividendo unitario stimato è pari a 1,05 euro per azioni per un dividendo complessivo di 56,1 milioni e un pay-out ratio del 38,2%.

Focus sui singoli settori

Con riguardo al contributo dei singoli settori alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 dicembre 2018, si riportano di seguito le principali dinamiche:

  • Il margine di intermediazione del settore Imprese, che contribuisce per il 58,2% al totale, si attesta a 335,5 milioni di euro con un decremento del 4,0% rispetto ai 349,5 milioni del 2017, in quanto ai risultati in crescita nelle aree di business qui raggruppate si contrappone il minor contributo del reversal PPA nel comparto Corporate Banking (al 31 dicembre 2018 pari a 77,8 milioni di euro, -22,8% rispetto al 31 dicembre 2017). Il totale dei crediti del settore Imprese al 31 dicembre 2018 è pari a 5.918,5 milioni di euro, in crescita del 8,4% rispetto al dato riesposto al 1 gennaio 2018.

                   

    In particolare, l’area Crediti Commerciali realizza un margine di intermediazione pari a 170,0 milioni di euro (147,1 milioni di euro al 31 dicembre 2017, +15,6%); il turnover del settore sale a 13,3 miliardi di euro (+13,9% rispetto al 31 dicembre 2017), con un numero di imprese clienti in crescita dell’11,6% rispetto all’anno precedente. L’impiego puntuale dell’area Crediti Commerciali si attesta a 3,6 miliardi di euro in crescita del 6,0% rispetto al 1 gennaio 2018.

                   

                  Il Corporate Banking realizza un margine di intermediazione pari a 100,3 milioni di euro con un decremento del 25,9% dovuto sostanzialmente al minore contributo del reversal PPA (77,8 milioni di euro vs 100,7 milioni al 31.12.2017). Tale diminuzione è fisiologica in quanto connessa alla progressiva estinzione naturale dei finanziamenti sottostanti ed è inoltre accentuata dagli effetti delle estinzioni anticipate occorse nell’esercizio precedente. Le erogazioni nell’esercizio sono in crescita del 32% rispetto al 2017. L’impiego puntuale del settore Corporate Banking ammonta a 798,2 milioni di euro, in aumento del 17,6% rispetto al 1 gennaio 2018 principalmente a seguito della crescita della nuova produzione del comparto della Finanza Strutturata.

                   

                  Nel 2018 l’area di business Leasing ha registrato una crescita complessiva delle nuove erogazioni del 7,0% rispetto all’esercizio 2017 (706,7 milioni di euro nel 2018 rispetto ai 660,4 milioni di euro del 2017). I comparti che hanno guidato questo incremento sono stati il Leasing strumentale e quello del Capital Market, mentre il Leasing auto ha mantenuto il posizionamento di mercato, nonostante la riduzione delle vendite nel mercato delle auto. L’ammontare dei crediti verso la clientela ammonta a 1.399,9 milioni di euro facendo registrare un incremento del 10,2% rispetto al 1 gennaio 2018. Il margine di intermediazione ammonta a 51,6 milioni di euro e risulta sostanzialmente in linea (+0,5%) rispetto al 31 dicembre 2017. L’incremento dei finanziamenti di fatto sterilizza la minor redditività della produzione a seguito dell’aumentato contesto competitivo e della venuta a maturazione di vecchi portafogli con redditività più elevate.

                   

  • Il margine di intermediazione del settore NPL6, settore dedicato all’acquisizione e trasformazione di crediti non paganti in piani sostenibili di rientro prevalentemente unsecured, ammonta a 244,2 milioni di euro (164,5 milioni di euro del 2017, +48,5%). La crescita del settore NPL è sostenuta sia per il maggior numero di Ordinanze di Assegnazione (+56,0% rispetto all’esercizio 2017) ottenute dai diversi tribunali, sia per le ottime performance nella trasformazione dei portafogli in essere.

Nell’esercizio in esame sono stati inoltre ulteriormente affinati i modelli di valutazione statistica dei flussi di cassa attesi, con particolare riferimento alle pratiche in lavorazione giudiziale nella fase pre-ODA precedentemente mantenute al costo senza contribuzione al conto economico. L’applicazione di tale modello alle posizioni che ne presentavano i requisiti necessari ha portato nel corso del 2018 ad iscrivere componenti positive di conto economico per complessivi 67,6 milioni di euro.

Il valore nominale dei crediti gestiti al 31 dicembre 2018 ammonta a 15,8 miliardi di euro mentre il valore netto ammonta a 1.092,8 milioni di euro. Gli incassi sono passati da 128,3 milioni di euro nel 2017 a 181,3 nel 2018; le cessioni di portafogli nell’esercizio hanno comportato ulteriori incassi per 21,2 milioni di euro.

La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a circa 2,3 miliardi di euro.

Nel corso dell’anno, sono stati acquisiti portafogli per un gross book value pari a 3,6 miliardi, prevalentemente unsecured, per un corrispettivo nell’intorno del 7% e un valore netto dei portafogli acquisiti pari a 240,9 milioni di euro.

Raccolta

Nel corso del 2018 il Gruppo ha proseguito nella sua strategia di consolidamento della raccolta wholesale al fine di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail e in linea con questa strategia nel corso del primo semestre dell’anno si è assistito ad operazioni sul mercato del debito con investitori istituzionali. Al 31 dicembre 2018 la struttura del funding risulta così composta:

  • 62,8% clientela;
  • 13,4% ABS;
  • 13,2% titoli di debito;
  • 9,3% TLTRO;
  • 1,3% altro.

Quanto agli attivi a supporto della collateralizzazione di parte del funding si segnala che al 31 dicembre 2018 il Gruppo detiene 423 milioni di euro di titoli di stato (410,4 milioni il loro fair value, -4,1% rispetto al 1 gennaio 2018), con duration contenute, classificate tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

La variazione negativa di fair value fatta registrare da tali titoli ha un impatto negativo di 9 bps sul CET1 (positiva di 7 bps nel quarto trimestre 2018) del solo Gruppo Banca IFIS. L’impatto sarebbe di circa 5 bps con il consolidamento in La Scogliera.

Di seguito la composizione delle attività deteriorate nette dei crediti del settore Imprese7 (che sono pari a 310,4 milioni di euro):

  • le sofferenze nette ammontano a 67,9 milioni, rispetto ai 62,9 milioni di euro al 1 gennaio 2018 (+8,1%); il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti si attesta al 1,1%, in leggero miglioramento rispetto all’1,2% del 1 gennaio 2018. Il coverage ratio si attesta al 73,0% (71,0% al 1 gennaio 2018);
  • le inadempienze probabili nette presentano un saldo di 147,5 milioni rispetto ai 163,1 milioni di euro al 1 gennaio 2018 (-9,6%); il coverage ratio si attesta al 36,9% rispetto al 26,5% al 1 gennaio 2018;
  • le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 95,0 milioni contro i 112,0 milioni di euro al 1 gennaio 2018 (-15,2%). Il coverage ratio delle esposizioni scadute deteriorate nette si attesta al 11,3% rispetto al 10,6% al 1 gennaio 2018.

Complessivamente, il Gross NPE ratio del settore Imprese è pari a 9,5% (9,9% al 1 gennaio 2018) ed il Net NPE Ratio è pari a 5,2% (6,2% al 1 gennaio 2018).

Patrimonio e ratio

Il patrimonio netto consolidato del Gruppo a fine esercizio si attesta a 1.459,0 milioni di euro rispetto ai 1.371,7 milioni del 1 gennaio 2018, con un incremento del 6,4%.

Il capitale primario di classe 1 (CET1) e il ratio Totale fondi propri consolidati con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 31 dicembre 2018 si attestano per il CET1 al 10,30% (rispetto ai dati al 31 dicembre 2017 pari al 11,66%) mentre il Totale fondi propri consolidato si attesta al 14,01% (rispetto al 16,15% del dato al 31 dicembre 2017).

Il capitale primario di classe 1 (CET1) e il ratio Totale fondi propri consolidati del solo Gruppo Banca IFIS, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera8, al 31 dicembre 2018 si attestano per il CET1 al 13,74% (rispetto ai dati al 31 dicembre 2017 pari al 15,64%) mentre il Totale fondi propri consolidato si attesta al 18,20% (rispetto al 21,07% del dato al 31 dicembre 2017).

Si segnala inoltre che, in data 28 gennaio 2019, Banca d’Italia ha richiesto al Gruppo Bancario Banca IFIS di adottare per il 2019 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:  

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) pari all’8,12%, vincolante nella misura del 5,62%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 10,0%, vincolante nella misura del 7,5%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 12,5%, vincolante nella misura del 10,0%.

Il Gruppo Bancario Banca IFIS soddisfa già al 31 dicembre 2018 i predetti requisiti prudenziali.

Fatti di rilievo avvenuti nell’esercizio

 

Il Gruppo Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione “Investor Relations Istituzionali” ed alla sezione “Media Press” del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa. 

Di seguito una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nell’esercizio.

Acquisizione del controllo di Cap.Ital.Fin. S.p.A.
Con riferimento all’offerta vincolante relativa all’acquisizione del controllo di Cap.Ital.Fin. S.p.A. presentata il 24 novembre 2017, il 2 febbraio 2018 si è completata l’acquisizione del 100% di Cap.Ital.Fin. S.p.A., società ora iscritta all’elenco di cui all’art. 106 TUB, specializzata in finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento per pensionati, dipendenti privati, pubblici, statali operante in tutta Italia.

Collocamento obbligazione senior unsecured preferred
Ad aprile 2018 Banca IFIS ha annunciato e concluso con successo il collocamento della sua prima emissione senior unsecured preferred a 5 anni per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L’obbligazione paga una cedola fissa del 2% e ha un prezzo di emissione pari a 99,231%. L’obbligazione, riservata agli investitori istituzionali con l’esclusione degli Stati Uniti, è stata emessa ai sensi del Programma EMTN di Banca IFIS S.p.A. ed è quotata all’Irish Stock Exchange. All’obbligazione, Fitch ha assegnato un rating a lungo termine “BB+”.

Conferimento del ramo d’azienda di Banca IFIS dedicato ai Non-Performing Loans
Dal 1 luglio 2018 è diventata operativa a tutti gli effetti IFIS NPL S.p.A., società del Gruppo Banca IFIS che accoglie lo scorporo del settore NPL di Banca IFIS.
IFIS NPL ha ottenuto l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti ed è stata iscritta all’albo degli intermediari finanziari ex art. 106 del TUB (Testo Unico Bancario) con decorrenza 1 luglio 2018.

  

Acquisizione del controllo di Credifarma S.p.A.
Il 2 luglio 2018 il Gruppo ha completato l’operazione di acquisizione della maggioranza di Credifarma S.p.A., società specializzata nel credito alle farmacie. L’operazione è stata finalizzata attraverso l’acquisizione, da parte di Banca IFIS, della totalità delle quote detenute da UniCredit e da BNL – Gruppo BNP Paribas, pari nel complesso al 32,5% del capitale sociale di Credifarma, seguita dall’acquisizione di una parte dell’attuale quota detenuta da Federfarma per il 21,5% del capitale. Infine, l’istituto ha completato un aumento di capitale riservato a Banca IFIS finalizzato a dotare Credifarma di una solida base patrimoniale ai fini regolamentari e per futuri piani di sviluppo. L’operazione ha comportato un investimento complessivo – comprensivo dell’aumento di capitale – pari a 8,8 milioni di euro.

Fitch conferma rating BB+, outlook “Stable”
Il 13 settembre 2018 l’agenzia Fitch Rating Inc. ha confermato il giudizio di rating a lungo termine (Long-term Issuer Default Rating, IDR) pari a ‘BB+’, outlook “Stable” inizialmente emesso a settembre 2017. La conferma per Banca IFIS del medesimo rating ed outlook testimonia la solidità della Banca  e la validità  del progetto di crescita e sviluppo. Per ulteriori informazioni si fa rinvio al comunicato dalla stessa agenzia di rating, reperibile sul sito www.fitchratings.com.

Rinnovato programma EMTN per emissioni fino a 5 miliardi di euro
Il 26 settembre 2018 è stato firmato il rinnovo del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato “Programma EMTN - Euro Medium Term Notes” costituito a settembre 2017.
Il rinnovo del programma permette a Banca IFIS di continuare a sfruttare con tempestività e flessibilità le opportunità di finanziamento offerte dal mercato del debito da utilizzare attraverso l’emissione di prestiti obbligazionari.
Il plafond massimo di emissioni complessivo cumulabile nell’ambito del programma è pari a 5 miliardi di euro. Il programma è riservato esclusivamente a investitori istituzionali in Italia e all’estero con esclusione degli Stati Uniti ai sensi della Regulation S dello United Securites Act del 1933.

Public tender offer su obbligazione senior Banca IFIS
Il 7 dicembre 2018 è terminato il periodo di adesione all’offerta pubblica di riacquisto parziale (Public Tender Offer) avviata da Banca IFIS S.p.A. lunedì 3 dicembre 2018. L’offerta era rivolta ai portatori delle obbligazioni senior preferred unsecured 2%, scadenza 24 aprile 2023 (ISIN Code XS1810960390), emesse ad aprile 2018 per un valore nominale di 300 milioni di euro, a valere sul programma Euro Medium Term Note. L’importo massimo riacquistabile era fino a 100 milioni di euro di valore nominale.
L’offerta si è conclusa con il riacquisto di obbligazioni per 96,8 milioni di euro di valore nominale rappresentative di circa il 96,8% delle obbligazioni oggetto di offerta e di circa il 32,3% delle obbligazioni emesse. La data di pagamento del corrispettivo alle obbligazioni portate in offerta è stata il 13 dicembre 2018.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio

 

Acquisizione di FBS S.p.A.

Il 7 gennaio 2019 il Gruppo ha completato l’acquisizione del controllo di FBS S.p.A., operatore specializzato in attività di servicing (master and special servicer), gestore di portafogli di NPL garantiti e non, consulente in attività di due diligence e investitore autorizzato in operazioni su NPL.
L’operazione, annunciata il 15 maggio 2018 riguarda il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro.

Comunicazioni da parte de La Scogliera S.p.A.
La Scogliera S.p.A. ha comunicato, con riferimento a possibili operazioni idonee a raggiungere «risultati regolamentari sostanzialmente equivalenti al progetto di fusione inversa tra la Banca e la Scogliera che è stata abbandonata», che intende proseguire anche dopo la data della prossima assemblea per l’approvazione del Bilancio di Banca IFIS le proprie analisi circa le possibili operazioni che possano raggiungere i sopracitati risultati regolamentari, salvaguardando le esigenze di capitalizzazione della Banca e tenendo anche in considerazione gli interessi dei gruppi familiari aventi partecipazioni in La Scogliera, fermo l’impegno de La Scogliera a supportare la Banca nel proprio percorso di sviluppo sostenibile.


Guidance 2019

 

Banca IFIS ha aggiornato le stime interne dei valori economici e patrimoniali per il 2019 per tener conto dell’evoluzione dell’attuale scenario macro economico (livello di spread BTP/Bund, consensus su stime di crescita del PIL futuro, indicatori di produzione industriale e di consumi delle famiglie ed evoluzione attesa dei tassi di interesse nella seconda metà del 2018) e dei risultati del 2018.

Le guidance 2019 sono state formulate nell’ipotesi che non si verifichi un ulteriore deterioramento  del contesto macroeconomico:

  • leggero incremento del margine di intermediazione rispetto al 2018, nonostante il contributo del reversal della PPA sia atteso in diminuzione di circa il 50% rispetto ai 92 milioni nel 2018;
  • utile d’esercizio pari a circa 140-160 milioni di euro, nonostante il contributo del reversal della PPA sia atteso in diminuzione di circa il 50% rispetto al 2018;
  • nel 2019 il CET1 con il consolidamento in La Scogliera è atteso in leggero aumento rispetto al 2018, nonostante il continuo inasprimento della regolamentazione bancaria.

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

 
 



Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

  

   

1 Concerning the impact of the first-time adoption of IFRS 9, in the case of the statement of financial position, the comparative information is that at 1 January 2018 to enable comparison on a consistent basis; meanwhile, in the case of the income statement, the comparative information for 2017 has been re-aggregated to ensure accounting consistency with the corresponding amounts at 31 December 2018.
2 Net impairment losses on receivables of the NPL segment were entirely reclassified to Interest receivable and similar income to present more fairly this particular business, as they represent an integral part of the overall return on the investment.
3 Consolidated own funds, risk-weighted assets and solvency ratios at 31 December 2018 were calculated based on the regulatory principles set out in Directive 2013/36/EU (CRD IV) and Regulation (EU) 575/2013 (CRR) dated 26 June 2013, which were transposed in the Bank of Italy's Circulars no. 285 and 286 of 17 December 2013. Article 19 of the CRR requires consolidating Banca IFIS within the Holding La Scogliera for prudential purposes. For the sake of disclosure, we calculated the same indicators without including the effects of the consolidation within La Scogliera. Therefore, the reported total own funds refers only to the scope of the Banca IFIS Group, thus excluding the effects of the prudential consolidation within the parent La Scogliera S.p.A.

6 Net impairment losses on receivables of the NPL segment were entirely reclassified to Interest receivable and similar income to present more fairly this particular business, as they represent an integral part of the overall return on the investment.

7 Please note that, after the new accounting standard IFRS 9 and the provisions in the 5th update to Circular 262 of the Bank of Italy became effective, the Group restated non-performing loans in accordance with the rules concerning POCI –  Purchased or Originated Credit Impaired – assets as well as its new write-off policy.

8 The reported total own funds refers only to the scope of the Banca IFIS Group, thus excluding the effects of the prudential consolidation within the parent La Scogliera S.p.A. Consolidated own funds, risk-weighted assets and solvency ratios at 31 December 2018 were calculated based on the regulatory principles set out in Directive 2013/36/EU (CRD IV) and Regulation (EU) 575/2013 (CRR) dated 26 June 2013, which were transposed in the Bank of Italy's Circulars no. 285 and 286 of 17 December 2013. Article 19 of the CRR requires to include the unconsolidated holding of the banking Group in equity for the purposes of prudential consolidation.

                                                



Schemi di Bilancio Consolidato Riclassificati



Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e quale parte integrante del rendimento.

Stato Patrimoniale Consolidato Riclassificato

 


VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE ALVARIAZIONE
31.12.201831.12.2017ASSOLUTA%
Cassa e disponibilità liquide4850(2)(4,0)%
Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico29.80935.614(5.805)(16,3)%
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico163.84558.807105.038 178,6%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva432.094442.576(10.482)(2,4)%
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato590.5951.760.752(1.170.157)(66,5)%
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato7.313.9726.392.567921.405 14,4%
Attività materiali130.650127.8812.769 2,2%
Attività immateriali23.27724.483(1.206)(4,9)%
di cui:    
- avviamento1.515834681 81,7%
Attività fiscali:395.084438.623(43.539)(9,9)%
a) correnti46.82071.309(24.489)(34,3)%
b) anticipate348.264367.314(19.050)(5,2)%
Altre attività302.887272.97729.910 11,0%
Totale dell'attivo9.382.2619.554.330(172.069)(1,8)%




VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE ALVARIAZIONE
31.12.2018 31.12.2017 ASSOLUTA%
Debiti verso banche785.393 791.977 (6.584)(0,8)%
Debiti verso clientela4.673.299 5.293.188 (619.889)(11,7)%
Titoli in circolazione1.979.002 1.639.994 339.008 20,7%
Passività finanziarie di negoziazione31.155 38.171 (7.016)(18,4)%
Passività fiscali:52.722 40.076 12.646 31,6%
a) correnti13.367 1.477 11.890 805,0%
b) differite39.355 38.599 756 2,0%
Altre passività367.872 352.999 14.873 4,2%
Trattamento di fine rapporto del personale8.039 7.550 489 6,5%
Fondi per rischi e oneri25.779 21.656 4.123 19,0%
Riserve da valutazione(14.606)(2.710)(11.896)439,0%
Riserve1.168.543 1.038.155 130.388 12,6%
Sovrapprezzi di emissione102.116 101.864 252 0,2%
Capitale53.811 53.811 - 0,0%
Azioni proprie (-)(3.103)(3.168)65 (2,1)%
Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -)5.476 - 5.476 n.a.
Utile (perdita) dell’esercizio (+/-)146.763 180.767 (34.004)(18,8)%
Totale del passivo e del patrimonio netto9.382.261 9.554.330 (172.069)(1,8)%



Conto Economico Consolidato Riclassificato

 


VOCI
(in migliaia di euro)
ESERCIZIOVARIAZIONE
31.12.2018 31.12.2017 ASSOLUTA%
Margine di interesse469.261 414.671 54.590 13,2%
Commissioni nette84.505 73.765 10.740 14,6%
Altre componenti del margine di intermediazione22.737 36.892 (14.155)(38,4)%
Margine di intermediazione 576.503 525.328 51.175 9,7%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito(100.094)(26.106)(73.988)283,4%
Risultato netto della gestione finanziaria476.409 499.222 (22.813)(4,6)%
Spese amministrative:(288.110)(250.871)(37.239)14,8%
  a) spese per il personale(111.584)(98.251)(13.333)13,6%
  b) altre spese amministrative(176.526)(152.620)(23.906)15,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri(2.099)73 (2.172)n.s.
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali(12.758)(11.452)(1.306)11,4%
Altri oneri/proventi di gestione29.536 11.603 17.933 154,6%
Costi operativi(273.431)(250.647)(22.784)9,1%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 202.978 248.575 (45.597)(18,3)%
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente(56.168)(67.808)11.640 (17,2)%
Utile (Perdita) d'esercizio146.810 180.767 (33.957)(18,8)%
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi47 - 47 n.a.
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo146.763 180.767 (34.004)(18,8)%

Conto Economico Consolidato Riclassificato: 4° Trimestre

 


VOCI
(in migliaia di euro)
4° TRIMESTREVARIAZIONE
2018 2017 ASSOLUTA%
Margine di interesse140.014 121.252 18.762 15,5%
Commissioni nette24.525 21.129 3.396 16,1%
Altre componenti del margine di intermediazione8.414 7.639 775 10,1%
Margine di intermediazione 172.953 150.020 22.933 15,3%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito(31.179)(37.075)5.896 (15,9)%
Risultato netto della gestione finanziaria141.774 112.945 28.829 25,5%
Spese amministrative:(71.010)(72.980)1.970 (2,7)%
  a) spese per il personale(28.303)(24.469)(3.834)15,7%
  b) altre spese amministrative(42.707)(48.511)5.804 (12,0)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri3.207 1.719 1.488 86,6%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali(3.685)(2.688)(997)37,1%
Altri oneri/proventi di gestione6.922 4.028 2.894 71,8%
Costi operativi(64.566)(69.921)5.355 (7,7)%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 77.208 43.024 34.184 79,5%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente(19.447)(11.387)(8.060)70,8%
Utile (Perdita) del periodo57.761 31.637 26.124 82,6%
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi(8)(7)(1)17,1%
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo57.769 31.644 26.125 82,6%


FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI:
(in migliaia di euro)
DATI AL
31.12.2018 31.12.2017 
Capitale primario di classe 1(CET1)924.285 859.944 
Capitale di classe 1 (T1)980.463 898.356 
Totale fondi propri1.257.711 1.191.097 
Totale attività ponderate per il rischio8.974.645 7.376.306 
Ratio – Capitale primario di classe 110,30%11,66%
Ratio – Capitale di classe 110,92%12,18%
Ratio – Totale fondi propri14,01%16,15%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati al 31 dicembre 2018 al netto dei dividendi stimati.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI:
PERIMETRO DEL GRUPPO BANCA IFIS

(in migliaia di euro)
DATI AL
31.12.2018 31.12.2017 
Capitale primario di classe 1(CET1)1.231.537 1.152.603 
Capitale di classe 1 (T1)1.231.537 1.152.603 
Totale fondi propri1.631.858 1.552.792 
Totale attività ponderate per il rischio8.966.099 7.369.921 
Ratio – Capitale primario di classe 113,74%15,64%
Ratio – Capitale di classe 113,74%15,64%
Ratio – Totale fondi propri18,20%21,07%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati al 31 dicembre 2018 al netto dei dividendi stimati.

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