RYBREVANT®▼ (amivantamab) in combinazione con la chemioterapia è la prima terapia approvata dalla Commissione europea per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato con mutazioni di inserzione attivanti l’esone 20 dell’EGFR


L’approvazione è supportata dallo studio di Fase 3 PAPILLON, che ha dimostrato che amivantamab più chemioterapia ha ridotto significativamente il rischio di progressione della malattia o di morte del 60 per cento rispetto alla sola chemioterapia1

BEERSE, BELGIO, July 03, 2024 (GLOBE NEWSWIRE) -- Janssen-Cilag International NV, una società di Johnson & Johnson, ha annunciato in data odierna che la Commissione europea (CE) ha approvato una variazione di tipo II per RYBREVANT® ▼ (amivantamab) in combinazione con la chemioterapia (carboplatino e pemetrexed) per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato con mutazioni di inserzione dell’esone 20 del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR).1

“I pazienti affetti da NSCLC con mutazioni driver di inserzione dell’esone 20 dell’EGFR presentano elevate esigenze insoddisfatte e necessitano urgentemente di opzioni terapeutiche innovative in grado di affrontare il significativo carico di malattia e la prognosi sfavorevole a cui possono andare incontro,” ha dichiarato lo sperimentatore dello studio, il professor Nicolas Girard, Primario Del Reparto Di Oncologia Medica Dell’institut Curie e Professore Di Oncologia Toracica E Medicina Respiratoria Presso l’Università di Parigi-Saclay in Francia.* “Il trattamento con amivantamab si è già affermato in seconda linea e, con questa approvazione per il contesto di prima linea, amivantamab in combinazione con la chemioterapia ha il potenziale per ridefinire lo standard di cura, offrendo migliori risultati ai pazienti sia in termini di efficacia clinica che di qualità della vita.”

Le mutazioni di inserzione dell’esone 20 dell’EGFR sono la terza mutazione attivante l’EGFR più frequente e sono associate a tassi di sopravvivenza globale a cinque anni che, nel mondo reale, raggiungono l’otto per cento,2 rendendo fondamentale l’introduzione di nuovi approcci terapeutici mirati per affrontare le complessità uniche delle mutazioni dell’esone 20 dell’EGFR.

“In Johnson & Johnson ci impegniamo a promuovere innovazioni più efficaci e personalizzate, mirate a nuovi percorsi terapeutici, che consentano ai pazienti con diagnosi di carcinoma polmonare di ricevere un trattamento ottimizzato in base alle loro caratteristiche individuali”, ha dichiarato Henar Hevia, Ph.D, Direttore Senior, Responsabile Area Terapeutica EMEA, Oncologia, Presso Johnson & Johnson Innovative Medicine. “L’approvazione di oggi rappresenta un importante sviluppo per i pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule con mutazioni di inserzione dell’esone 20 dell’EGFR, che possono ora trarre beneficio da amivantamab più chemioterapia all’inizio del loro iter terapeutico.”

L’estensione dell’indicazione per amivantamab si basa sui risultati positivi dello studio di Fase 3 PAPILLON, che ha confrontato l’efficacia e la sicurezza di amivantamab in combinazione con la chemioterapia (n=153) rispetto alla sola chemioterapia (n=155) in pazienti con NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di inserzione attivanti l’esone 20 dell’EGFR.3 I dati dello studio erano stati precedentemente pubblicati su The New England Journal of Medicine.1

Lo studio PAPILLON ha raggiunto l’endpoint primario, dimostrando un miglioramento significativo, sia dal punto di vista statistico che da quello clinico, della sopravvivenza libera da progressione (PFS) misurata mediante revisione centrale indipendente in cieco [BICR]) in pazienti che hanno ricevuto amivantamab in combinazione con la chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia (rapporto di rischio [HR] = 0,395; intervallo di confidenza [IC] al 95 per cento = 0,30-0,53; P <0,0001).4 Un’analisi intermedia della sopravvivenza globale (OS) ha mostrato un trend favorevole per i pazienti trattati con amivantamab più chemioterapia, rispetto a quelli trattati con la sola chemioterapia (HR = 0,675; IC al 95 per cento = 0,42-1,09; P = 0,106).4

La combinazione di amivantamab e chemioterapia ha dimostrato un profilo di sicurezza coerente con i profili di sicurezza dei singoli agenti, con bassi tassi di interruzione del trattamento con amivantamab (7 per cento).4 I tassi di eventi avversi (EA) complessivi e di EA che hanno portato al decesso sono stati comparabili tra i due bracci di trattamento.4 Il tasso di EA di grado ≥ 3 è stato più elevato con amivantamab e chemioterapia, rispetto alla sola chemioterapia (75 per cento contro il 54 per cento).4 Gli EA gravi (EAG) si sono verificati nel 37 per cento dei pazienti trattati con amivantamab e chemioterapia, rispetto al 31 per cento con la sola chemioterapia.4 Gli EA correlati all’EGFR e a MET (principalmente di grado 1-2) sono aumentati con la chemioterapia con amivantamab.4 Le tossicità ematologiche e gastrointestinali associate alla chemioterapia sono state comparabili, ad eccezione del tasso di neutropenia, che è risultato aumentato con la chemioterapia in combinazione con amivantamab rispetto alla sola chemioterapia, ma si è verificato solo transitoriamente.4 La polmonite è stata riportata nel 3 per cento dei pazienti nel braccio trattato con amivantamab-chemioterapia.4

A seguito dell’approvazione della CE, l’autorizzazione all’immissione in commercio (MA) condizionata per amivantamab, ricevuta nel dicembre 2021, è stata convertita in una MA standard.5

“Siamo impegnati a far progredire le basi scientifiche del trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule con mutazione dell’EGFR per i pazienti, con particolare attenzione agli approcci basati sulla medicina di precisione che mirano a colpire la malattia in fase precoce”, ha dichiarato Kiran Patel, M.D., Vicepresidente Dello Sviluppo Clinico, Tumori Solidi, Presso Johnson & Johnson Innovative Medicine. “L’approvazione di oggi segna un’altra importante pietra miliare nel nostro intento di trasformare le cure per questi pazienti.”

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Informazioni su PAPILLON

PAPILLON (NCT04538664) è uno studio di Fase 3 randomizzato, in aperto, volto a valutare l’efficacia e la sicurezza di amivantamab in combinazione con la chemioterapia, rispetto alla sola chemioterapia, in pazienti con nuova diagnosi di NSCLC avanzato o metastatico caratterizzato da mutazioni di inserzione dell’esone 20 dell’EGFR (n = 308).3 L’endpoint primario dello studio è la sopravvivenza libera da progressione (PFS) valutata mediante BICR.4 Gli endpoint secondari includono il tasso di risposta globale (ORR), la PFS dopo la prima terapia successiva (PFS2), la durata della risposta (DOR), il tempo alla terapia successiva (TTST) e la sopravvivenza globale (OS).4 I pazienti che avevano ricevuto la sola chemioterapia sono stati autorizzati a ricevere amivantamab in monoterapia nel contesto della seconda linea dopo la conferma di progressione della malattia.4

Informazioni su amivantamab  

Amivantamab, un anticorpo bispecifico contro EGFR-MET completamente umano, agisce colpendo i tumori con mutazioni EGFR-attivanti e resistenti e mutazioni e amplificazioni di MET, sfruttando il sistema immunitario.5,6,7,8

La Commissione europea (CE) ha concesso l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio di amivantamab nel dicembre 2021 per il trattamento di pazienti adulti con NSCLC avanzato con mutazioni di inserzione attivanti l’esone 20 dell’EGFR dopo l’insuccesso della terapia a base di platino.5 Amivantamab è il primo trattamento approvato nello Spazio Economico Europeo specificamente mirato alle mutazioni di inserzione dell’esone 20 dell’EGFR per l’NSCLC.5 Nel novembre 2023, è stata presentata all’Agenzia europea per i medicinali (EMA) una richiesta di estensione dell’indicazione di tipo II basata sullo studio MARIPOSA-2, con la quale si chiedeva l’approvazione di amivantamab in combinazione con la chemioterapia (carboplatino e pemetrexed) per il trattamento di pazienti adulti con NSCLC avanzato con mutazioni di sostituzione ex19del o L858R dell’EGFR, dopo l’insuccesso di una precedente terapia comprendente un inibitore della tirosin-chinasi (TKI) del recettore dell’EGFR di terza generazione.9 A ciò ha fatto seguito, nel febbraio 2024, la presentazione all’EMA di una domanda di estensione dell’indicazione di tipo II, basata sullo studio MARIPOSA, per amivantamab, in combinazione con lazertinib, per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con NSCLC avanzato con delezioni frequenti dell’esone 19 dell’EGFR (ex19del) o mutazioni di sostituzione dell’esone 21 L858R (L858R).10 Nel maggio 2024 è stata presentata una domanda di estensione dell’autorizzazione all’immissione in commercio di amivantamab che richiedeva l’approvazione per l’uso di una formulazione sottocutanea (SC) di amivantamab in combinazione con lazertinib per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con NSCLC avanzato con mutazioni ex19del o L858R dell’EGFR nel contesto del trattamento di prima linea, e per l’uso di amivantamab SC in pazienti adulti con NSCLC avanzato con mutazioni di inserzione attivanti l’esone 20 dell’EGFR dopo l’insuccesso della terapia a base di platino.11

Per un elenco completo degli eventi avversi e per informazioni su posologia e somministrazione, controindicazioni e altre precauzioni nell’uso di amivantamab, consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.5

▼ In linea con le normative EMA per i nuovi farmaci, amivantamab è soggetto a un monitoraggio supplementare.   

Informazioni sul carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC)

In Europa, si stima che nel 2022 il carcinoma polmonare sia stato diagnosticato a 484.306 persone.12 L’NSCLC rappresenta l’85 per cento di tutti i casi di carcinoma polmonare.13 Il carcinoma polmonare è il principale “killer” in ambito oncologico in Europa, con un numero di decessi superiore a quello del carcinoma mammario e della prostata messi insieme.12

I principali sottotipi di NSCLC sono l’adenocarcinoma, il carcinoma a cellule squamose e il carcinoma a grandi cellule.13 Tra le mutazioni driver più comuni nell’NSCLC vi sono le alterazioni dell’EGFR, che è una tirosin-chinasi recettoriale che controlla la crescita e la divisione cellulare.13,14 Le mutazioni dell’EGFR sono presenti nel 10-15 per cento dei pazienti occidentali affetti da NSCLC con istologia di adenocarcinoma e nel 40-50 per cento dei pazienti asiatici.15,16,17,18 Le mutazioni ex19del o L858R sono le mutazioni dell’EGFR più frequenti.19 Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per i pazienti con NSCLC avanzato e mutazioni dell’EGFR trattati con inibitori della tirosin-chinasi (TKI) dell’EGFR è inferiore al 20 per cento.20 Le mutazioni di inserzione dell’esone 20 dell’EGFR sono la terza mutazione attivante l’EGFR più diffusa.21 I pazienti con mutazioni dovute a inserzione dell’esone 20 dell’EGFR hanno una OS reale a cinque anni dell’8 per cento in prima linea, inferiore a quella dei pazienti con mutazioni ex19del o L858R dell’EGFR.2


Informazioni Johnson & Johnson

Noi di Johnson & Johnson crediamo che la salute sia tutto.

La nostra forza basata sull’innovazione sanitaria ci permette di costruire un mondo in cui le malattie complesse si prevengono, si trattano e si curano, in cui i trattamenti sono più intelligenti e meno invasivi e le soluzioni sono personalizzate. Grazie alla nostra esperienza nell’ambito della medicina innovativa e della tecnologia medica, siamo in una posizione unica per innovare l’intero spettro delle soluzioni sanitarie di oggi, per fornire le innovazioni di domani e per avere un impatto profondo sulla salute dell’umanità.

Per maggiori informazioni, visitate www.janssen.com/emea. Seguiteci su www.linkedin.com/company/jnj-innovative-medicine-emea. Janssen-Cilag International NV è una società Johnson & Johnson.

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Avvertenze relative alle dichiarazioni previsionali

Il presente comunicato stampa contiene “dichiarazioni previsionali”, secondo la definizione del Private Securities Litigation Reform Act del 1995, relative allo sviluppo del prodotto e ai potenziali benefici e all’impatto terapeutico di amivantamab. Il lettore è invitato a non fare affidamento su queste dichiarazioni previsionali. Queste dichiarazioni si basano sulle attuali aspettative o su eventi futuri. Qualora le ipotesi sottostanti si rivelassero inesatte o se si concretizzassero rischi o incertezze noti o sconosciuti, i risultati effettivi potrebbero variare in modo sostanziale rispetto alle aspettative e alle proiezioni di Janssen-Cilag International NV e/o Johnson & Johnson. I rischi e le incertezze includono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: le sfide e le incertezze inerenti alla ricerca e allo sviluppo dei prodotti, compresa l’incertezza del successo clinico e dell’ottenimento delle approvazioni normative; l’incertezza del successo commerciale; la concorrenza, compresi i progressi tecnologici, i nuovi prodotti e i brevetti ottenuti dai concorrenti; le sfide ai brevetti; i cambiamenti nel comportamento e nei modelli di spesa degli acquirenti di prodotti e servizi sanitari; le modifiche alle leggi e ai regolamenti vigenti, comprese le riforme sanitarie globali; le tendenze al contenimento dei costi sanitari. Per un ulteriore elenco e una descrizione di questi rischi, incertezze e altri fattori si rimanda alla Relazione annuale di Johnson & Johnson sul Modulo 10-K per l’anno fiscale conclusosi il 31 dicembre 2023, comprese le sezioni intitolate “Nota precauzionale relativa alle dichiarazioni previsionali” e “Voce 1A. Fattori di rischio” e nelle successive relazioni trimestrali di Johnson & Johnson sul modulo 10-Q e in altri documenti depositati presso la Securities and Exchange Commission. Copie di questi documenti sono disponibili online all’indirizzo http://www.sec.gov/http://www.jnj.com/ o su richiesta presso Johnson & Johnson. Nessuna delle aziende farmaceutiche Janssen - Cilag International NV né Johnson & Johnson si impegna ad aggiornare alcuna dichiarazione previsionale a seguito di nuove informazioni o di eventi o sviluppi futuri.

*Il Professor Nicolas Girard è stato consulente di Janssen-Cilag International NV; non ha ricevuto alcun compenso per il suo lavoro sui media.

Riferimenti bibliografici


1 Zhou C, et al. Amivantamab plus Chemotherapy in NSCLC with EGFR Exon 20 Insertions. N Engl J Med 2023;389(22):2039-2051.
2 Girard N, et al. Comparative clinical outcomes for patients with NSCLC harboring EGFR exon 20 insertion mutations and common EGFR mutations. Abstract presentato al: Meeting annuale della World Conference on Lung Cancer; 29 gennaio 2021; Singapore.
3 ClinicalTrials.gov. A Study of Combination Amivantamab and Carboplatin-Pemetrexed Therapy, Compared With Carboplatin-Pemetrexed, in Participants With Advanced or Metastatic Non-Small Cell Lung Cancer Characterized by Epidermal Growth Factor Receptor (EGFR) Exon 20 Insertions (PAPILLON). Disponibile all’indirizzo: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04538664. Ultimo accesso: giugno 2024.
4 Girard N, et al. Amivantamab Plus Chemotherapy vs Chemotherapy as First line Treatment in EGFR Exon 20 Insertion-mutated Advanced Non-small Cell Lung Cancer (NSCLC): Primary Results From PAPILLON, a Randomized Phase 3 Global Study. Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO), 2023. 21 ottobre 2023.
5 Agenzia europea per i medicinali. Amivantamab - Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. Giugno 2024. Disponibile all’indirizzo: https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/rybrevant-epar-product-information_en.pdf. Ultimo accesso: giugno 2024.
6 Grugan KD, et al. Fc-mediated activity of EGFR x c-Met bispecific antibody JNJ-61186372 enhanced killing of lung cancer cells. MAbs 2017;9(1):114-126.
7 Moores SL, et al. A Novel Bispecific Antibody Targeting EGFR and cMet Is Effective against EGFR Inhibitor-Resistant Lung Tumors. Cancer Res 2016;76(13)(suppl 27216193):3942-3953.
8 Yun J, et al. Antitumor Activity of Amivantamab (JNJ-61186372), an EGFR–MET Bispecific Antibody, in Diverse Models of EGFR Exon 20 Insertion–Driven NSCLC. Cancer Discov 2020;10(8):1194-1209.
9 Janssen.com/EMEA. Janssen presenta all’Agenzia europea per i medicinali una domanda di estensione dell’indicazione di tipo II per l’approvazione di RYBREVANT®▼ (amivantamab), in combinazione con lazertinib, per il trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule con EGFR mutato. Disponibile all’indirizzo: https://www.janssen.com/emea/sites/www_janssen_com_emea/files/amivantamab_mariposa_ema_filing_release_2024_2.pdf. Ultimo accesso: giugno 2024.
10 Janssen.com/EMEA. Janssen presenta all’Agenzia europea per i medicinali una domanda di estensione dell’indicazione di tipo II per l’approvazione di RYBREVANT®▼ (amivantamab), in combinazione con lazertinib, per il trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule con EGFR mutato. Disponibile all’indirizzo: https://www.janssen.com/emea/sites/www_janssen_com_emea/files/amivantamab_mariposa_ema_filing_release_2024_2.pdf. Ultimo accesso: giugno 2024.
11 Janssen EMEA. Johnson & Johnson presenta all’Agenzia europea per i Medicinali la domanda di approvazione della formulazione sottocutanea di RYBREVANT®▼ (amivantamab) per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule con EGFR mutato. Disponibile all’indirizzo: https://www.globenewswire.com/news-release/2024/05/31/2891769/0/en/Johnson-Johnson-submits-application-to-the-European-Medicines-Agency-seeking-approval-of-subcutaneous-formulation-of-RYBREVANT-amivantamab-for-the-treatment-of-patients-with-EGFR-m.html. Ultimo accesso: giugno 2024.
12 Global Cancer Observatory. Cancer Today. Disponibile all’indirizzo: https://gco.iarc.fr/en. Ultimo accesso: giugno 2024.
13 Zappa C, et al. Non-small cell lung cancer: current treatment and future advances. Transl Lung Cancer Res 2016;5(3):288–300.
14 Wee P, Wang Z. Epidermal Growth Factor Receptor Cell Proliferation Signaling Pathways. Cancers 2017;9(5):52.
15 Pennell NA, et al. A phase II trial of adjuvant erlotinib in patients with resected epidermal growth factor receptor-mutant non-small cell lung cancer. J Clin Oncol 2019;37(7);97-104.
16 Burnett H, et al. Epidemiological and clinical burden of EGFR exon 20 insertion in advanced non-small cell lung cancer: a systematic literature review. Abstract presentato al: Meeting annuale della World Conference on Lung Cancer; 29 gennaio 2021; Singapore.
17 Zhang YL, et al. The prevalence of EGFR mutation in patients with non-small cell lung cancer: a systematic review and meta-analysis. Oncotarget 2016;7(48):78985-78993.
18 Midha A, et al. EGFR mutation incidence in non-small-cell lung cancer of adenocarcinoma histology: a systematic review and global map by ethnicity. Am J Cancer Res 2015;5(9):2892-2911.
19 American Lung Association. EGFR and Lung Cancer. Disponibile all’indirizzo: https://www.lung.org/lung-health-diseases/lung-disease-lookup/lung-cancer/symptoms-diagnosis/biomarker-testing/egfr. Ultimo accesso: giugno 2024.
20 Lin JJ, et al. Five-Year Survival in EGFR-Mutant Metastatic Lung Adenocarcinoma Treated with EGFR-TKIs. J Thorac Oncol 2016 Apr;11(4):556-65.
21 Arcila M, et al. EGFR exon 20 insertion mutations in lung adenocarcinomas: prevalence, molecular heterogeneity, and clinicopathologic characteristics. Molecular Cancer Therapeutics 2013;12(2):220-9.

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